Dobbiamo ricoprire le nostre città di piante! Il censimento di Chef Rubio e Stefano Mancuso

Immensi giardini, orti botanici, piccoli parchi pubblici verdeggianti, aree verdi di quartiere, viali alberati. Tutti noi ci ritroviamo a trascorrere molto del nostro tempo in queste zone della città, senza però capirne fino in fondo il valore. Certo, ci rendiamo conto che si tratta di zone che sono necessarie alla popolazione, per poter trascorrere del tempo piacevole all’aria aperta e per avere sempre fresco e ombra, anche nelle giornate estive in assoluto più calde e afose dell’anno. Ma spesso non ci rendiamo conto di quanto siano importanti queste zone della città per la salute dell’ambiente in cui viviamo, per la nostra stessa salute, per il risparmio energetico ed economico.

Per comprendere tutto questo, vi consigliamo la visione del video di Bosco di Ogigia pubblicato su YouTube. Siamo a Roma, nel Parco Cavallo Pazzo, dove è stato effettuato un censimento per capire quanto gli alberi influiscano sul benessere della città e della popolazione. Il censimento, richiesto da Chef Rubio, è stato condotto dal neurobiologo Stefano Mancuso.

“Siamo in un periodo di alte temperature. Queste alte temperature nei prossimi anni andranno inevitabilmente ad aumentare. Il numero di giorni con temperature molto elevate aumenterà, e in questi casi che cosa si può fare nelle città? Come si fa a sopravvivere? L’unica maniera è coprire le nostre città di piante”, è questo ciò che Stefano Mancuso ha affermato.

Il censimento sul piccolo Parco Cavallo Pazzo ha infatti avuto dei risultati eccezionali. Nonostante si tratti di un parco di piccole dimensioni, un normale parco di quartiere insomma, i suoi alberi consentono di:

  • Evitare l’immissione di ben 65 tonnellate di anidride carbonica all’anno. In questo modo il parco non incide sul riscaldamento globale, quel riscaldamento che è senza alcun dubbio da considerarsi come uno dei maggiori problemi di salute che il pianeta sta vivendo. Con il riscaldamento globale infatti le temperature si fanno sempre più elevate in ogni angolo del mondo, i ghiacciai si sciolgono, nei mari confluiscono molte più acque rispetto al passato così che buona parte delle nostre coste possa essere considerata in pericolo, gli habitat naturali di ogni specie vivente cambiano le loro caratteristiche, habitat che proprio per questo motivo non sempre possono oggi come oggi essere considerati accoglienti.
  • Garantire un raffreddamento degli edifici vicini al parco, anche di 5/6°C. Se in questi edifici si percepisce una temperatura nettamente inferiore, è ovvio che l’utilizzo dei condizionatori durante il periodo estivo sarà minore, con la possibilità quindi di ottenere un eccellente risparmio energetico. Il risparmio energetico, lo sappiamo bene, è importante per potersi mettere sulla strada della sostenibilità ambientale. Non solo, il risparmio energetico si traduce sempre anche in un risparmio economico. Secondo le stime, è possibile ottenere in queste zone della città un risparmio di ben 1384 euro all’anno.
  • Intercettare 25 metri cubi di acqua meteorica. Gli alberi in pratica lavorano come delle spugne, assorbendo l’acqua che arriva dal cielo e rilasciandola poi in modo graduale. In questo modo si evita che la città soccomba nel caso in cui vi siano forti temporali, come invece purtroppo spesso accade in molte zone.
  • Rimuovere ben 49 kg di inquinanti all’anno, tra cui il monossido di carbonio e le polveri sottili. Gli inquinanti, come dice il nome stesso, sono sostanze pericolose per la salute dell’ambiente, che mettono a repentaglio tutte le sue caratteristiche, che creano caos e disordine. Non solo, gli inquinanti sono pericolosi anche per la nostra stessa salute. Pensate infatti che le polveri sottili sono considerate oggi come la prima causa di morte al mondo. “Se le nostre città fossero coperte di piante” afferma Stefano Mancuso “la nostra vita media si allungherebbe di diversi anni”.

Questi dati eccezionali riguardano un parco di piccole dimensioni. Pensate quindi quanto immessi siano i benefici nel caso di parchi più grandi! Pensate a che cosa potrebbe accadere se ogni centimetro quadrato delle nostre città vedesse la presenza anche di pochi alberelli! Avremmo davvero la possibilità di cambiare il pianeta in cui viviamo e di migliorare la sua salute se entrassimo nel vivo di una rivoluzione green. È qualcosa a cui tutti noi dobbiamo pensare, su cui riflettere. È qualcosa che tutti noi dobbiamo richiedere a gran voce alle amministrazioni comunali, in modo che in ogni città, anche la più piccola, possano nascere sempre più aree verdi, per il benessere dell’ambiente e per il nostro stesso benessere.