Dopo il successo di Milano e Venezia, l’Ocean&Climate Village, la prima mostra interattiva ed educativa dedicata alla relazione tra oceano e clima, continua a viaggiare per l’Italia e fa tappa a Napoli, dal 6 al 12 marzo, in una location d’eccellenza: la Sala Italia di Castel dell’Ovo.
Realizzata dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO) con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Napoli, la mostra si inserisce nell’ambito delle attività del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021 – 2030), iniziativa che punta a mobilitare comunità scientifica, governi, settore privato e società civile attorno ad un programma comune di ricerca ed innovazione tecnologica sulle scienze del mare per ottenere l’oceano di cui abbiamo bisogno per il futuro. Partner della tappa di Napoli, E.ON Italia nell’ambito di Energy4Blue, il progetto con cui l’azienda si impegna per la salvaguardia dei mari coinvolgendo in modo attivo partner, cittadini, dipendenti e istituzioni. Tra i partner scientifici dell’evento spiccano invece CNR Ismar, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Ocean&Climate Village è un’esperienza multisensoriale e formativa dedicata al tema oceano e clima, ideata in un’ottica di co-creazione, collaborazione e condivisione di conoscenze per riconnettere le persone all’oceano. I visitatori potranno così “immergersi” in un emozionante viaggio negli abissi, e conoscere più da vicino l’importanza dell’oceano per il nostro pianeta e il nostro futuro.
La mostra, unica nel suo genere, sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 18, gratuitamente previa registrazione, ed è rivolta a tutti, grazie ad un programma che prevede visite libere o guidate – pensate anche per le scolaresche – in compagnia degli studenti e delle studentesse dell’Università di Napoli Federico II, oltre a laboratori didattici, dibattiti ed incontri con esperti, giornalisti e scienziati.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo si snoda attraverso 8 zone tematiche pensate per approfondire tutti gli ambiti legati al clima e all’oceano, ed è arricchito da infografiche, pannelli interattivi e laboratori illustrati dai giovani artisti e artiste del collettivo Design for the Ocean, nonché gli scatti di Enzo Barracco e Giovanni Pellegrini e da campioni e strumenti di ricerca del CNR-Ismar. I pannelli e i complementi di arredo della mostra sono stati messi a disposizione da Grifal, che li ha realizzati con cArtù, innovativo cartone a onde variabili brevettato come alternativa alla plastica d’imballaggio.
Con l’arrivo a Napoli l’esposizione si arricchisce inoltre con “Feel the Change”, un percorso sensoriale che unisce il mondo fisico e digitale e pensato per avvicinare anche le persone non vedenti e ipovedenti alla scoperta dell’impatto della crisi climatica su diversi ecosistemi e organismi marini. Realizzata in collaborazione con il designer Federico Girotto, l’esperienza permette ai visitatori di toccare le riproduzioni in 3D delle specie marine, rappresentate sia nel loro stato di salute sia dopo una situazione di forte stress che porta al danneggiamento dello scheletro duro, alla morte delle specie o alla perdita della complessità degli ecosistemi. Davanti a ogni opera, un audio riproduce automaticamente una spiegazione approfondita delle caratteristiche principali della specie e dell’ambiente in cui vive, nonché le ragioni che ne determinano il danneggiamento o la morte.
Parte del percorso è poi l’installazione digitale e interattiva UpSea Down, realizzata a scopo didattico e divulgativo dal digital designer Federico Girotto, in collaborazione con l’art developer Davide Santini e l’oceanografa Valentina Lovat. Unendo scienza, design e comunicazione, UpSea Down spiega il fenomeno dell’espansione del volume dell’oceano dovuto al riscaldamento globale. Attraverso un’esperienza sonora, tattile e visiva, il visitatore può decidere di viaggiare nel tempo dal 1940 al 2100, vivendo in prima persona il fenomeno dell’aumento del livello del mare.
L’esposizione, inoltre, è fruibile anche online, da ogni parte d’Italia e del mondo, grazie alla piattaforma del Decennio del Mare: sul sito dedicato è infatti possibile visitare “virtualmente” l’Ocean&Climate Village, esplorando le aree della mostra e ascoltando gli approfondimenti e i racconti di illustratori, esperti e scienziati e lasciarsi ispirare dalle numerose voci della Generazione Oceano.
“Uno degli obiettivi più importanti del Decennio del Mare è quello di creare una Generazione Oceano che conosca veramente l’oceano e sia emotivamente connessa ad esso. In questo senso, è fondamentale promuovere, anche grazie a iniziative come l’Ocean&Climate Village, l’Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), che si riferisce proprio alla comprensione dell’influenza che l’oceano ha su di noi e viceversa: l’oceano è intrinsecamente legato a grandi questioni globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, la salute umana e l’economia globale. Comprenderne il valore può migliorare la protezione, la conservazione e l’uso sostenibile dell’oceano e delle sue risorse, contribuendo oltre a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, sottolinea Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO.
“La partnership con IOC-UNESCO è per noi motivo di grande orgoglio perché rende concreto ed evidente il valore delle collaborazioni tra aziende e istituzioni a favore delle comunità e dei territori. Il nostro impegno per la salute del Pianeta e degli ecosistemi marini contribuisce a realizzare la nostra missione per rendere l’Italia più verde”, commenta Frank Meyer, CEO di E.ON Italia. “Abbiamo l’ambizione di creare un movimento attivo e partecipativo per diffondere buone pratiche e consapevolezza in tutto il Paese e dare vita ad uno sviluppo veramente sostenibile, a livello economico, sociale e ambientale a vantaggio delle generazioni future”, conclude Meyer.
Con il progetto Energy4Blue, tra i temi centrali dell’evento, E.ON Italia si impegna da anni a dare una risposta concreta all’emergenza dei mari, tra gli ecosistemi più importanti per il benessere del Pianeta. In questo senso, dal 2022 E.ON, insieme a IOC-UNESCO ha attivato il progetto Save The Wave, con il duplice obiettivo di preservare e ripristinare gli ecosistemi di Posidonia oceanica e sensibilizzare le comunità locali sull’importanza di partecipare attivamente alla salvaguardia del mare. Il progetto ha visto la riforestazione di due praterie di Posidonia oceanica nel Golfo di Mondello a Palermo e alle Isole Tremiti, sulle coste pugliesi, con l’obiettivo di rigenerare l’ecosistema esistente. La Posidonia oceanica da un lato favorisce la biodiversità, dall’altro produce ossigeno e cattura biossido di carbonio dall’atmosfera, contribuendo alla lotta al cambiamento climatico. Dal 2020, inoltre, sempre nell’ambito del progetto Energy4Blue, E.ON è al fianco di Filicudi Wildlife Conservation, associazione no profit impegnata nello studio e conservazione delle risorse marine dell’Arcipelago Eoliano, con una particolare attenzione verso le popolazioni di cetacei e tartarughe marine. La collaborazione ha previsto un programma integrato di azioni concrete sul territorio e il sostegno al Pronto Soccorso dedicato alla cura delle tartarughe marine.
IL PROGRAMMA DELLA MOSTRA
L’Ocean&Climate Village sarà visitabile gratuitamente dal 6 al 12 marzo, dalle 10 alle 18: l’agenda, ricca di appuntamenti – tra laboratori, convegni e visite guidate in compagnia degli studenti e delle studentesse dell’Università di Napoli Federico II – potrà essere consultata a questo link.
L’inaugurazione si è tenuta lunedì 6 marzo (ore 16) con la conferenza di apertura. Moderata dalla giornalista green Diana de Marsanich, ha visto gli interventi di Ana Luiza M. Thompson-Flores (UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe), Francesca Santoro (IOC-UNESCO), Cons. Amb. Paolo Andrea Bartorelli (Ministero degli Affari Esteri), Frank Meyer (CEO E.ON Italia), Paolo Mancuso (Consigliere alla Transizione Ecologica del Comune di Napoli), Maura Striano (Assessore all’Istruzione e alla Famiglia, Comune di Napoli), Matteo Lorito (Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), Marco Sacchi (Responsabile di sede, CNR-Ismar), Chris Bowler (Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn), Federico Girotto (designer Feel the Change).
Tra gli eventi di punta, la tavola rotonda “Promuovere l’economia blu: il ruolo delle città costiere” di martedì 7 marzo (ore 10-11.30). Moderata da Francesca Santoro (IOC-UNESCO) con la presenza di Davide Villa (E.ON Italia), Francesco Mastrototaro (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), Antonio Scannavino (biologo marino), Luca Saponari (The Oceancy), Monica Blasi (Filicudi Wildlife Conservation), Domenico Sgambati (Area Marina Protetta Punta Campanella), Adolfo Palombo (Università degli Studi Federico II di Napoli), Annamaria Buonomano (Università degli Studi di Napoli Federico II), Mario Mattioli (CaFiMa Group presidente Confitarma) e Lorenzo Matacena (Presidente Caronte & Tourist).
Le Guide della Mostra Ocean&Climate Village UNESCO sono gli Studenti del Corso in Marine Biology and Monitoring, MD in Marine Biology and Aquaculture e gli Studenti di Scienze Naturali, Dipartimento di Biologia, Coordinati dalla Prof.ssa Anna Di Cosmo dell’Università Federico II.
Per consultare il programma completo e aggiornato e prenotare la visita guidata o il posto agli eventi dell’Ocean&Climate Village di Napoli:
https://www.eventbrite.com/e/oceanclimate-village-tickets-551069663197
OCEAN&CLIMATE VILLAGE: LE 8 AREE TEMATICHE DELLA MOSTRA
Il catalogo digitale dell’Ocean&Climate Village è consultabile a questo link.
1. PIANETA OCEANO
Illustrata da Maria Boragno, racconta il ruolo dell’Oceano nella mitigazione del clima, esplora i servizi che l’oceano ci offre e come l’oceano e la società siano profondamente interconnessi.
2. UN CLIMA CHE CAMBIA
Illustrata da Clara Fois, presenta scenari passati e futuri del clima sul Pianeta Terra e le cause del cambiamento, così rapido ed esteso, a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni.
3. IMMERGERSI NEL PROFONDO BLU
Illustrata da Folco Soffietti ed Esteban Gottfried Burguett, è un viaggio nel Profondo Blu all’interno dei “quartieri del Mediterraneo”, ovvero i diversi habitat. Affronta anche il problema delle specie aliene, ospiti indesiderati che stanno invadendo il Mar Mediterraneo. Un focus è dedicato alla gestione del mare, per approfondire i temi legati ai piani di gestione dello spazio marittimo in collaborazione con il progetto MSPMED.
4. OCEANO UN GRANDE SUPERMERCATO?
Illustrata da Yue Liu, è dedicata al tema dell’alimentazione: dieta mediterranea, stagionalità ma anche sovrapesca e futuro della pesca, con un focus sulla presenza delle meduse.
5. UN VALORE NON QUANTIFICABILE
Illustrata da Camilla Tomasetti, questa zona ospita l’installazione digitale e interattiva UpSea Down e affronta il problema dell’innalzamento del livello del mare per i patrimoni culturali, indagando la fragilità e le ricchezza del Mediterraneo e delle coste italiane, come culla della civiltà antica.
6. LE FERITE DELL’OCEANO
Illustrata da Chiara Cortese, questa sezione identifica le fonti di stress per l’oceano: l’acidificazione, il riscaldamento, la deossigenazione, la presenza di troppi nutrienti (eutrofizzazione), di plastica e di reti fantasma. Allo stesso tempo lancia anche una Call to action ai cittadini mostrando con esempi, idee e suggerimenti cosa ciascuno di noi può fare per guarire le “ferite” dell’Oceano. In questa sezione anche “Feel the Change”, un percorso sensoriale che unisce il mondo fisico e digitale e pensato per avvicinare anche le persone non vedenti e ipovedenti.
7. AREA STYLE PICCOLI – GENERAZIONE OCEANO
Illustrata da Maia Lihuen Seri, l’area ospita il servizio fotografico di Toni Thorimbert “Giù le mani dal nostro mare”, realizzato per Style Piccoli, il family magazine di RCS diretto da Chiara Bidoli, e un pannello con le domande dei bambini rivolte a Salvatore Aricò, Capo della Sezione di Scienze del Mare della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO. Nella zona sarà allestita anche una piccola postazione “interviste”, dove i più piccoli potranno commentare la mostra ed esprimere le proprie idee di sostenibilità, e un “Free Wall” dove potranno disegnare e lasciare i propri messaggi dedicati alla salvaguardia del nostro grande cuore blu. I contenuti realizzati dalla “Generazione Oceano” (principalmente reel, stories e igtv) saranno condivisi sulla pagina IG di Style Piccoli in modo da connettere, in tempo reale, tutti i giovani paladini del blu in giro per l’Italia e per il mondo.
8. CALL TO ACTION AL DECENNIO DEL MARE
Questa zona è dedicata ai progetti del Decennio del Mare con pannelli che raccontano il Manifesto del Decennio del Mare e i progetti dei partner.
Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO
La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (COI-UNESCO), è stata istituita nel 1960 come ente dell’UNESCO con autonomia funzionale, è l’unica organizzazione competente per le scienze del mare nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite. Lo scopo principale della Commissione è quello di promuovere la cooperazione internazionale e di coordinare programmi di ricerca, di creazione di servizi oceanografici e di sviluppo di capacità, al fine di comprendere maggiormente la natura e le risorse dell’oceano e delle zone costiere, per applicare questa conoscenza per il miglioramento della gestione, dello sviluppo sostenibile, della tutela dell’ambiente marino e dei processi decisionali dei suoi Stati Membri. Inoltre, la COI-UNESCO è riconosciuta attraverso la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS) come l’organizzazione internazionale competente negli ambiti della ricerca scientifica marina (Parte III) e del trasferimento delle tecnologie marine (Parte XIV).
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