«Il dibattito innescato del governatore Schifani sul tema delle rinnovabili merita grande attenzione. Non solo per la Sicilia, ma in generale per tutto il Mezzogiorno che rappresenta il vero motore della transizione energetica. Lo sviluppo dell’energia green e gli investimenti devono andare di pari passo con le esigenze dei territori: i progetti vanno resi compatibili sotto il profilo ambientale, sociale ed economico». Lo dichiara Felice Granisso (FOTO IN ALTO), Ceo di Teatek, gruppo internazionale nei settori energia rinnovabile, automazione, macchine industriali e trattamento acque.
«E’ certamente un paradosso – sottolinea – bloccare nove miliardi di investimenti solo in Sicilia quando proprio lì si sta realizzando, come ricordato dal ministro Urso, lo stabilimento per la produzione di pannelli solari più grande d’Europa.
Il vero tema dunque, riguarda la compatibilità dei progetti con i territori in cui vengono realizzati: troppo spesso assistiamo a grandi cantieri di aziende straniere che creano danni e non ottemperano alle normative locali, oppure non onorano i contratti di subappalto danneggiando i piccoli operatori e le aziende locali. Questa tendenza – conclude Granisso – va invertita, e pensiamo sia corretto stabilire quali reali benefici possano ricadere sulle comunità locali a fronte degli enormi investimenti previsti per le rinnovabili».
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